Un vero anticlimax!

Volume conclusivo della trilogia “La Mano Sinistra di Dio”.
Appena leggibile, non di più.
L’autore era partito molto bene con il primo volume: tante idee interessanti e un alone di mistero e di catastrofe immanente che invogliava a proseguire; nel secondo volume è riuscito a banalizzare tutto e nel terzo ha dato il colpo di grazia, della serie: “Ho avuto tante idee ma ora non so portarle avanti, altre buone non me ne vengono…ok, vediamo di portare alla fine ‘sta trilogia per la quale ho firmato il contratto con l’editore”. Personaggi piatti, trama inconsistente, finale banale… E anche la scrittura mi sembra peggiorata (complice magari anche la traduzione), senza contare il disastro dei nomi, soprattutto di luoghi, presi dal nostro mondo ma accostati in maniera randomica (non mi puoi mettere il fiume Mississipi in Gallia, ad esempio, su!) che, senza nemmeno una mappa, non fanno altro che disorientare il lettore. Ma tanto, poi, non capisci se l’autore prende in giro solo i suoi personaggi – che ne scono piuttosto macchiette – o anche il lettore e la sensazione è sgradevole!
Leggibile, ripeto, meglio di tanti auto-proclamatisi autori emergenti di fantasy italiano, ma un buon libro è altra cosa.
Conclusione: un bestseller solo grazie a manovre editorial-commerciali, per quanto mi rigurda.